ASCOLTARE GESÙ
Sempre abbiamo meno tempo per ascoltare: non sappiamo avvicinarci con calma e senza pregiudizi al cuore dell’altro. Non sappiamo come accogliere il messaggio che ogni essere umano ci può comunicare. Chiusi nei nostri propri problemi, passiamo accanto alle persone, senza fermarci ad ascoltare nessuno veramente. Stiamo dimenticando l’arte di ascoltare.
Perciò non è strano che noi cristiani abbiamo dimenticato, in buona parte, che essere credente è vivere ascoltando Gesù. Purtroppo solo da quest’ascolto nasce la vera fede cristiana.
Secondo l’evangelista Marco, quando nella «montagna della trasfigurazione» i discepoli hanno paura nel vedersi avvolti dalle ombre di una nube, ascoltano soltanto queste parole: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
L’esperienza di ascoltare Gesù in profondità può essere dolorosa, ma è appassionante. Non è quello che noi avevamo immaginato a partire dei nostri schemi. Il suo mistero ci sfugge. Quasi senza che ce ne accorgiamo, ci toglie sicurezze che ci sono molto care, per portarci verso una vita più autentica.
Ci troviamo, finalmente, con qualcuno che dice la verità ultima. Qualcuno che sa che perché vivere e perché morire. Qualcosa ci dice dentro di noi che ha ragione. Nella sua vita e nel suo messaggio c’è la verità.
Se perseveriamo in un ascolto paziente e sincero, la nostra vita comincia ad illuminarsi con una luce nuova. Iniziamo a vedere tutto più chiaramente. A poco a poco scopriamo il modo più umano di fronteggiare i problemi della vita e il mistero della morte. Ci rendiamo conto dei grandi errori che gli umani possono commettere e delle grandi infedeltà dei cristiani.
Nelle nostre comunità cristiane dobbiamo avere più cura dell’ascolto fedele di Gesù.
Ascoltarlo può guarirci da cecità secolari, può liberarci da delusioni e codardie quasi inevitabili, può infondere un nuovo vigore alla nostra fede.
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo