RITORNARE A GESÙ
Si possono fare ogni sorta di studi e di diagnosi, è certo, però, che il mondo oggi ha bisogno di linfa nuova per vivere. La Chiesa cerca un nuovo alito e una nuova speranza. Le moltitudini povere del pianeta chiedono giustizia e pane. L’Occidente non sa come uscire da questa tristezza mal celata che nessun benessere può più nascondere.
Il problema non sono soltanto i cambi politici e i rinnovamenti teologici, ma riguarda la vita stessa. Abbiamo bisogno di qualcosa simile al «fuoco» che accende Gesù nel suo breve percorso terreno: la sua mistica, la sua lucidità, la sua passione per l’essere umano. Abbiamo bisogno di persone come Lui, di parole come le sue, di speranza e amore come i suoi. Abbiamo bisogno di ritornare a Gesù.
Fin dall’inizio, i cristiani videro che egli poteva guidare gli l’esseri umani. Con il suo noto linguaggio, il quarto Evangelo lo presenta come il «pastore» capace di spingere le pecore fuori dal recinto dove sono chiuse per «condurle fuori» verso un paese nuovo ricco di vita e di dignità. Egli cammina davanti segnalando il cammino a quelli che vogliono andare dietro di Lui.
Gesù non impone nulla. Non forza nessuno. Chiama ciascuno «per nome». Per Lui non esistono le folle. Ciascuno ha un nome e un volto proprio. Ciascuno può ascoltare la sua voce senza confonderla con quella degli estranei che sono dei «ladri» che rubano al popolo la luce e la speranza.
La cosa decisiva è non ascoltare le voci strane, fuggire dai messaggi che non vengono dalla Galilea. La Chiesa ha cercato sempre di rinnovarsi si è scatenato un ritorno a Gesù per seguire nuovamente le sue orme, come si è ricordato tante volte, «seguimi» è la prima e l’ultima parola da Gesù a Pietro (Dietrich Bonhoeffer).
Ritornare a Gesù non è un compito esclusivo del Papa o dei vescovi. Tutti i credenti sono responsabili. Per ritornare a Gesù non dobbiamo aspettare nessun ordine. Francesco d’Assisi non aspettò che la Chiesa del suo tempo prendesse una decisione. Egli stesso si convertì al Vangelo e cominciò l’avventura di seguire Gesù veramente. Che cosa dobbiamo aspettare per risvegliare in noi una passione nuova per il Vangelo e per Gesù?
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo