ACCOGLIERE LA VITA
Parlare dello «Spirito Santo» è parlare di quello che possiamo sperimentare di Dio in noi. Lo «Spirito» è Dio che agisce nella nostra vita: la forza, la luce, l’alito, la pace, la consolazione, il fuoco che possiamo esperimentare in noi, che ha l’origine ultima in Dio, fonte di ogni vita.
Quest’azione di Dio in noi agisce spesso in modo discreto, silenzioso, silente: il credente soltanto intuisce una presenza quasi impercettibile. Qualche volta, però, ci invade la certezza, la gioia debordante e la totale fiducia in Dio: Dio esiste, ci ama, tutto è possibile, persino la vita eterna.
Il segno più chiaro dell’azione dello Spirito è la vita. Dio è là dove la vita si sveglia e cresce, dove si comunica e si espande: lo Spirito Santo è sempre «datore di vita»: dilata il cuore, risuscita quello che è morto in noi, risveglia quello che è addormentato, mette in movimento quello che era rimasto bloccato. Da Dio riceviamo continuamente «nuova energia per la vita» (Jürgen Moltmann).
Quest’azione creatrice di Dio non si reduce soltanto a certe «esperienze intime dell’anima». Penetra tutti gli strati della persona. Risveglia i nostri sensi, vivifica il corpo e ravviva la nostra capacità di amare. Per dirlo brevemente, lo Spirito conduce la persona a vivere tutto di maniera differente: da una verità più profonda, da una fiducia più grande: da un amore più disinteressato.
Per molti, l’esperienza fondamentale è l’amore di Dio, e lo esprimono con una frase semplice «Dio mi ama». Questa esperienza ridà loro la dignità indistruttibile, forze per alzarsi dall’umiliazione o dallo scoraggiamento, aiuta loro a trovarsi meglio con se stessi.
Altri non pronunziano la parola «Dio», ma esperimentano una «fiducia fondamentale» che gli permette di amare la vita nonostante tutto, affrontare i problemi con energia, cercare sempre il bene per tutti. Nessuno è privato dello Spirito di Dio. Egli è in tutti noi e attrae il nostro essere alla vita. Accogliamo lo «Spirito Santo» quando accogliamo la vita. Ecco uno dei messaggi della festa cristiana della Pentecoste.
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo
