ATEISMO SUPERFICIALE
Sono numerosi quelli che, in questi anni, sono passati via via da una fede leggera e superficiale in Dio a un ateismo ugualmente frivolo e irresponsabile. C’è chi ha eliminato dalla sua vita ogni pratica religiosa e ha liquidato qualsiasi rapporto con una comunità credente. Ma basta questo per risolvere con serietà la propria posizione personale di fronte al mistero ultimo della vita?
C’è chi dice di non credere nella Chiesa né nelle «invenzioni dei preti», ma di credere in Dio. Tuttavia, che significa credere in un Dio che non si ricorda mai, con cui mai si dialoga, che non si ascolta, da cui non si attende nulla con gioia?
Altri proclamano che è ormai ora di imparare a vivere senza Dio, affrontando la vita con maggiore dignità e personalità. Ma, quando si osserva da vicino la loro vita, non è facile vedere come l’abbandono di Dio li abbia concretamente aiutati a vivere una vita più degna e responsabile.
Abbastanza si sono fabbricati la loro propria religione e si sono costruiti una morale propria a loro misura. Non hanno mai cercato altro che situarsi con sicura comodità nella vita, evitando ogni interrogativo che mettesse seriamente in questione la loro esistenza.
Alcuni non saprebbero decidere se credono o no in Dio. In realtà, non capiscono a che questo può servire. Vivono così occupati nel lavorare e godersela, tanto distratti dai loro problemi di ogni giorno, dai programmi della televisione e dalle riviste del fine settimana, che Dio non ha spazio nelle loro vite.
Ma ci inganneremmo noi credenti se pensassimo che questo ateismo frivolo si trova solamente in quelle persone che osano dire a voce alta che non credono in Dio. Questo ateismo può andar penetrando anche nei cuori di noi che ci chiamiamo credenti: a volte noi stessi sappiamo che Dio non è l’unico Signore della nostra vita, nemmeno il più importante.
Facciamo solo una prova. Che sentiamo nel più intimo della nostra coscienza quando ascoltiamo adagio, ripetute volte e con sincerità queste parole: «Ascolta: il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore. Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze»? Che spazio occupa Dio nel mio cuore, nella mia anima, nella mia mente, in tutto il mio essere?
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo