SEGUIRE LA STELLA
Siamo troppo abituati al racconto dei Magi. D’altra banda, oggi quasi non abbiamo tempo per fermarci a guardare le stelle. È probabile che non sia solo una questione di tempo. Apparteniamo a un’epoca in cui è più facile vedere l’oscurità della notte che i punti luminosi che brillano in qualunque tenebra.
È sempre commovente però pensare a quell’autore cristiano, che, quando elaborava il racconto dei Maggi, li immaginò nella notte, seguendo la piccola luce di una stella. Il racconto respira la convinzione profonda dei primi credenti dopo la risurrezione. In Gesù si compiono le parole del profeta Isaia: «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse» (Is 9,1).
Sarebbe ingenuo pensare che adesso noi viviamo un’ora specialmente oscura, tragica e angosciante. Non è precisamente quest’oscurità, frustrazione e impotenza che noi sentiamo in questi momenti uno dei tratti che accompagna quasi sempre il camminare dell’essere umano lungo i secoli?
Basta aprire le pagine della storia. Sicuramente troveremo momenti di luce che annunziano grandi liberazioni, lasciano intravedere mondi nuovi, si aprono orizzonti più umani. E poi, cosa avviene? Rivoluzioni che creano nuove schiavitù, riuscite che provocano novi problemi, ideali che finiscono come «mezze soluzioni», lotte nobili che diventano dei «patti mediocri». Di nuovo le tenebre.
Non è strano che ci venga detto che « molte volte essere uomo è un’esperienza di frustrazione». Non è questa, però, tutta la verità. Nonostante i fallimenti e le frustrazioni, l’uomo arriva a ricomporsi, torna a sperare, torna a camminare verso qualcosa. Nell’essere umano c’à sempre qualcosa che sempre lo chiama alla vita e alla speranza. C’è sempre una stella che brilla di nuovo.
Per noi credenti, questa stella sempre ci porta a Gesù. Il cristiano non crede in un messianismo qualunque, perciò non cade facilmente in una delusione qualunque. Il mondo non è «un caso disperato». Non è in mezzo delle tenebre. Il mondo è orientato verso la sua salvezza. Un giorno Dio sarà la fine dell’esilio e delle tenebre. Luce totale. Oggi lo vediamo soltanto in un’umile stella che ci guida verso Betlemme.
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo