AVVICINARCI TRA NOI E CONOSCERCI
Quando fra i primi cristiani cominciarono i conflitti e i dissensi tra i gruppi e i diversi leaders, qualcuno sentì la necessità di ricordare che, nella comunità di Gesù, solo lui è il Pastore buono. Non un pastore in più, ma l’autentico, il vero pastore, il modello da seguire da parte di tutti.
Questa bella immagine di Gesù, Pastore buono, è una chiamata alla conversione, rivolta a coloro che possono rivendicare il titolo di «pastori» nella comunità cristiana. Il pastore che somiglia a Gesù, pensa solo alle sue pecore, non «fugge» davanti ai problemi, non le «abbandona». Al contrario, resta unito a loro, le difende, si disfa per loro, «espone la sua vita» cercando il loro bene.
Nello stesso tempo questa immagine è una chiamata alla comunione fraterna con tutti. Il Buon Pastore «conosce» le sue pecore e le pecore «conoscono» lui. Solo a partire da questa stretta vicinanza, da questa mutua conoscenza e da questa comunione di cuore, il Buon Pastore divide la sua vita con le pecore. Verso questa comunione e mutua conoscenza dobbiamo camminare anche oggi nella Chiesa.
In questi momenti non facili per la fede, abbiamo bisogno come mai di unire le forze, cercare insieme criteri evangelici e linee maestre di azione per saper in quale direzione dobbiamo camminare in maniera creativa verso il futuro.
Tuttavia, questo non sta accadendo. Si fanno appelli convenzionali a vivere in comunione, ma non facciamo passi avanti per creare un clima di ascolto mutuo e dialogo. Al contrario, aumentano le squalifiche e i dissensi tra vescovi e teologi; tra teologi di tendenze diverse; tra movimenti e comunità di diverso segno; tra gruppi e «blogs» di ogni genere…
Ma forse la cosa più triste è vedere come continua a crescere la distanza fra la gerarchia e il popolo cristiano.Si direbbe che vivono in due mondi diversi. In molti luoghi i «pastori» e le «pecore» appena si conoscono. A molti vescovi non è facile sintonizzarsi con le necessità reali dei credenti, per offrire l’orientamento e l’animazione di cui hanno bisogno, A molti fedeli risulta difficile sentire affetto e interesse nei confronti di quei pastori che vedono lontani dai loro problemi.
Soltanto credenti, pieni dello Spirito del Buon Pastore, possono aiutarci a creare il clima di vicinanza, mutuo ascolto, rispetto reciproco e umile dialogo di cui abbiamo tanto bisogno.
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo